martedì 8 aprile 2014

Nuove patologie da ottica fotografica.

 

Ho pubblicato sul sito si Juza photo http://www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=823699 il seguente articolo:

Nuove patologie da ottica fotografica.


Ciao a tutti,
leggendo qua e là in questo forum mi sono convinto che cambiar mestiere farà la mia fortuna e che abbraccerò una nuova professione (che credo sarà appunto molto più remunerativa vista la quantità di potenziale clientela), che è la psichiatria, o meglio una nuova branca della psichiatria che si occupa dei disturbi mentali da ottica fotografica. Il fenomeno patologico infatti è molto diffuso soprattutto nell'area amatoriale "evoluta" ma non disdegna anche la figura professionale; i sintomi sono molteplici e non riconoscibili immediatamente dal paziente, il quale così non si rivolge subito al proprio medico e aggrava progressivamente la sua condizione di disturbo ossessivo compulsivo (DOC).
Sono disturbi che si presentano sia nella giovinezza che nell'età adulta, e colpiscono circa il 70% dei fotografi che aspirano alla popolarità anche non immediata. Uno dei principali sintomi da DOC da ottica fotografica, ad esempio, è che nel guardare una fotografia, cito a caso, di Salgado, non la si vede come un'opera della creatività artistica nel suo complesso, ma si nota immediatamente il filo d'erba sull'estremo bordo sinistro (ma molte volte anche il destro dell'immagine) che non risulta impeccabilmente a fuoco come la zona centrale del fotogramma, scatenando una crescente onda d'ansietà che si sublima nell'immediata e spasmodica ricerca dell'ottica in questione, ed una volta individuatala scatta la ricerca compulsiva atta a confermare la pessima qualità progettuale e costruttiva. La conseguente fase è la caduta in confusione mentale sulle multinazionali dell'immagine e la contraddittoria volontà di sostituire tutto il corredo fotografico con un altro dalle caratteristiche purtroppo e inesorabilmente simili. Vi risparmio altre sintomatologie per questioni di spazio e di pazienza alla lettura, ma credo che la mia sarà una scelta vincente per sconfiggere una crisi economica che si rivela sempre più irreversibile.
Grazie a tutti e scusate lo scherzo.
Ciao
Adolfo

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